Ultrasuoni
Gli ultrasuoni sono vibrazioni sonore ad alta frequenza, non percepibili all’orecchio umano, create da un cristallo con proprietà piezoelettriche e che vengono utilizzati in campo terapeutico sfruttando la loro interazione con i tessuti biologici che attraversano.
Gli effetti degli ultrasuoni sono i seguenti:
- antalgico: l’effetto di cavitazione delle onde crea un micro-massaggio che migliora la circolazione dei liquidi e migliora lo scambio intra ed extracellulare
- antiedemigeno: riduce il gonfiore dei tessuti biologici muovendo il liquido al loro interno
- fibrinolitico: contro le aderenze cicatriziali
- termico: riscalda i tessuti profondi, utile per apportare calore ad un muscolo contratto come preparazione al massaggio
- sonoforesi: l’ultrasuono spinge meccanicamente un farmaco tramite la pressione che riesce a creare con le onde
Il trattamento con gli ultrasuoni può essere fatto in due modi diversi: il più utilizzato è quello a contatto diretto, ponendo gel tra la testina e la cute per migliorare la trasmissione delle vibrazioni sonore; oppure può essere fatto immergendo in una bacinella d’acqua la zona da trattare (in genere per le piccole articolazioni di mani e piedi).
Il trattamento è completamente indolore e la sua durata è di 20 minuti.
Laser
Con il termine LASER (Light Amplification by Simulated Emission of Radiation) si intende l’amplificazione della luce attraverso l’emissione stimolata di fotoni.
La laserterapia consiste nell’utilizzare a scopo terapeutico un apparecchio che emette fasci di luce coerenti e monocromatiche. Il raggio laser penetra nei tessuti e provoca una risposta biochimica sulla membrana cellulare e all’interno dei mitocondri favorendo effetti:
- biostimolanti, incrementando l’attività metabolica dei tessuti
- antidolorifici, innalzando la soglia di eccitabilità delle terminazioni nervose e stimolando la liberazione di endorfine
- antiinfiammatori: il calore generato aumenta localmente la vasodilatazione e migliora l’afflusso di sangue nei tessuti compromessi
- antiedemigeni: il laser modifica la pressione idrostatica capillare e favorisce il microcircolo migliorando l’assorbimento dei liquidi interstiziali
La terapia laser è indolore e non invasiva: nel punto di applicazione del laser si percepisce solo un modesto aumento della temperatura.
Il trattamento ha una durata di 20 minuti.
Ionoforesi
Con il termine ionoforesi si intende l’introduzione di un farmaco nell’organismo attraverso la pelle mediante una corrente continua: questa metodica prevede l’utilizzo di due spugne/elettrodo (di cui una contenente il farmaco) da applicare sulla pelle e di un elettrostimolatore che generando corrente introduce sotto pelle gli ioni medicamentosi senza alcun dolore.
I vantaggi di questa metodica sono diversi:
- evitare l’assunzione del farmaco dalla bocca o per mezzo degli aghi: non è traumatica e riduce il rischio di effetti collaterali
- applicare il medicamento direttamente sulla zona interessata: è un trattamento più diretto, mirato e riduce i tempi terapeutici
- permettere l’introduzione del principio attivo del farmaco in forma pura, senza eccipienti
- parte del farmaco si lega ad alcune proteine aumentando il tempo di permanenza nei tessuti e garantendo un rilascio più lento e prolungato nel tempo (crea un deposito attivo farmacologicamente che svolge prima un’azione di tipo locale e poi, attraverso il circolo sanguigno, un’azione di tipo generale)
- ricercare un effetto antalgico per mezzo della corrente continua: questo tipo di corrente iperpolarizza le terminazioni nervose (effetto TENS) ed innalza la soglia del dolore; inoltre è una somministrazione praticamente indolore
Questo tipo di trattamento è controindicato ai pazienti portatori di pace-maker, che soffrono di epilessia, o che abbiano mezzi di sintesi metallici, lesioni cutanee e ipersensibilità cutanea.
Il trattamento ha una durata di 40 minuti.
Iontophoresi
Negli ultimi anni è stata proposta una nuova tecnica di ionoforesi: in questo caso la corrente è generata da un’apparecchiatura specifica e vengono utilizzati elettrodi monouso a forma di serbatoio.
Questa nuova tecnica si differenzia dalla ionoforesi classica per la possibilità di conoscere con esattezza la dose di farmaco che viene assorbita dal paziente.
Il trattamento ha una durata di 20 minuti.
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